Quargnento - Il borgo e la Basilica di S. Dalmazio

Esploriamo un borgo del Basso Monferrato alla scoperta dei suoi artisti più famosi

Quargnento, adagiata nella pianura alessandrina con vista sulle colline circostanti, oltre ad essere la patria del pittore Carlo Carrà, uno dei padri del Futurismo italiano, è città di antiche origini. Il suo nome deriva molto probabilmente dal latino “quadraginta”, ovvero quaranta, le miglia da percorrere per arrivare a Torino. Così i Romani solevano denominare i luoghi degli insediamenti lungo le strade principali per indicare le distanze dalle città più grandi. Ad esempio: LU, sta per LV (cinquantacinque), Sezzadio sta per “sexadium” (sessanta), ecc.

Cosa vedremo: la nostra visita si incentra sulla Basilica di San Dalmazio. Documentazione della sua esistenza risale al momento della consacrazione nel 1110 da Papa Pasquale II, ma la sua edificazione risale ai primi secoli dopo Cristo sui resti di un tempio romano dedicato a Diana, dea della caccia.

L’edificio ha subito diverse modificazioni, la più importante a seguito della quasi totale distruzione ordinata da Federico Barbarossa a partire dal 1270. Per questo susseguirsi di interventi fino al XIX secolo alla facciata neogotica, di epoca ottocentesca, si accompagna un’abside romanica dell’undicesimo secolo. Stili architettonici e pittorici si susseguono, rendendo la chiesa una interessantissima e mirabile testimonianza della storia di questi luoghi e degli artisti che vi lavorarono.

Fra questi potremo ammirare il Polittico di Gandolfino da Roreto ( fine XV – e prima metà XVI). Recentemente restaurato, 2019, la sua datazione non è certa ma risale, nello stile di impronta lombarda, alla maturità del pittore. Siamo di fronte ad un’opera del primo rinascimento piemontese. Durante la visita ne approfondiremo gli aspetti salienti sia rispetto al tema trattato che a quelli più formali. Parleremo poi degli affreschi in stile liberty opera del pittore Vincenzo Boniforti (1866-1904). Ma non dimenticheremo di essere in un luogo sacro elevato al rango di Basilica minore da Papa Giovanni Paolo II nel 1992 per motivi spirituali. La storia della vita e delle reliquie di San Dalmazio è fondamentale per capire lo spirito che anima la comunità di Quargnento e del suo profondo legame con questa chiesa.

Potremo poi proseguire la vista con una passeggiata per le vie del centro e osservare l’esposizione permanente di alcune opere di Carrà.


Durata: circa 2 ore

Cani: non ammessi

Contributo per l'associazione: da definirsi


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