Sezzadio: S. Giustina e S. Stefano

La conversazione che proponiamo porta avanti il piccolo excursus delle chiese romaniche con influenze gotiche dell'Alessandrino.

S. Stefano: la piccola chiesa faceva parte di un convento benedettino che dipendeva dall'Abbazia di S. Stefano a Genova di cui era una grangia.
L'intero complesso fu poi acquisito dalle monache cistercensi  che vi si spostarono da Bano, vicino all'attuale Tagliolo Monferrato, per motivi di sicurezza. La Chiesa ebbe ben due interventi pittorici nel XIV e nel XV secolo, di cui quello maggiormente visibile ora è quello commissionato dalle monache.

S. Giustina: l'imponente chiesa abbaziale apparteneva ad un grande complesso conventuale benedettino fondato già probabilmente alla fine del VIII secolo. Sicuramente fu ampliata e fatta decorare da Otberto, marchese aleramico, verso la prima metà del XII secolo. Sia architettonicamente che pittoricamente presenta delle peculiarità che la rendono un pezzo raro nel territorio piemontese e lombardo.

Entrambe le chiese vengono aperte su richiesta e quindi non è facile visitarle normalmente. Approfittate dell'occasione !


Come sempre l'incontro è aperto a tutti i soci. 

NOTA PER CHI VOLESSE ASSOCIARSI AL MOMENTO
La quota sociale 2024 è di 10€ e vale per tutto l'anno. 

Come sempre siete tutti pregati di comunicare la vostra partecipazione in anticipo al solito numero: 351 7660812

Ritrovo ore 14.30, Chiesa di S. Stefano, Via Roncarino 26, Sezzadio (AL)
Un ampio parcheggio è proprio davanti alla chiesa

Eventi passati

La PIttura del Trecento

Luoghi coinvolti: Cassine, Chiesa di S. Francesco
Descrizione: Cassine conserva nel suo nucleo più antico un raro esempio di Gotico di impronta lombarda. A testimonianza del forte legame della comunità cassinese con i frati francescani per circa 6 secoli la Chiesa di San Francesco ha nelle sue 'ossa' le tracce di tutto questo vissuto, storico, architettonico ed artistico. In questa particolare occasione converseremo sulle fasi iniziali del suo percorso, dalla fondazione alla realizzazione dei primi affreschi. La spiritualità francescana è portatrice, come peraltro negli altri ordini mendicanti, di principi, simboli e specificità che sono in parte ancora leggibili nell'architettura e nell'arte dei primi decenni della chiesa.





Luoghi coinvolti: Mornese e Ovada

Descrizione: In occasione della Festività Ovadese di San Giovanni proponiamo un piccolo percorso fra i due borghi ( 10 km di distanza) alla scoperta di opere della metà del XVII secolo in stile barocco.

Mattina: ore 10.00 ci incontreremo presso il parcheggio delle scuole mornesine per iniziare il breve tragitto verso la parrocchiale di San Silvestro. Passando sotto le imponenti mura del Castello Doria ci inoltreremo in quello che una volta era il Ricetto e risalendo via Chiesa arriveremo alla piazza panoramica antistante la struttura tipicamente seicentesca. Da qui inizia la visita nel dettaglio. All'interno potremo notare le evidenze più antiche della chiesa e i successivi rifacimenti, le opere del De Ferrari, Castello, e Fasce.

Pomeriggio: ore 14-14.30 ci sposteremo verso Ovada ( con mezzi propri) e raggiungeremo la piccola piazza antistante la loggia di San Sebastiano. Qui si trova l'oratorio della SS. Trinità e si staranno svolgendo i preparativi per messa solenne e la processione (inizio ore 17.00). Parleremo della storia della confraternita, del fortunoso acquisto della "cassa" del Maragliano che sarà possibile ammirare perché esposta all'esterno. Se possibile visiteremo l'oratorio e i suoi tesori e vedremo i paramenti utilizzati dalla confraternita nelle occasioni solenni. Per chi lo desidera sarà possibile partecipare alla messa e alla successiva processione . La cassa ha un peso superiore alla tonnellata e mezza e viene trasportata a braccia per il centro storico di Ovada, Questa festività di tradizione genovese molto sentita in Ovada per la sua antica appartenenza alla repubblica di Genova.

Infine è consuetudine della confraternita allestire la cosiddetta "Raviolata". Sarà quindi possibile mangiare in piazza ( previo piccolo contributo)


A poca distanza dalla via Postumia e a ridosso dei primi contrafforti dell’Appennino, Gavi ha da secoli osservato e controllato il passaggio di soldati, mercanti e pellegrini. Genti che per secoli sono passate per andare alla guerra, alle crociate, in pellegrinaggio, in cerca di lavoro nella maestosa e ricca Genova o per portare le proprie mercanzie dalla pianura al mare e viceversa. Scendendo dai monti o provenendo da Arquata se il percorso, la stagione, la maggiore sicurezza o la necessità di una sosta lo avessero richiesto, sarebbe stato da qui, da Gavi, che sarebbero transitati. Il piccolo villaggio adagiato sulle sponde del fiume Lemme e sorvegliato dalla grande fortezza alle spalle ha vissuto nei secoli momenti di grande rilevanza.Nella nostra visita ci soffermeremo su due degli elementi identificativi di questa storia: il Forte e la Chiesa di San Giacomo Maggiore. 

Mattina: San Giacomo Maggiore

Proponiamo una “passeggiata” culturale nella Gavi medievale, con particolare focus sulla Chiesa di San Giacomo Maggiore, un gioiello romanico unico nell’Alto Monferrato. Partendo dall’ipotesi che San Giacomo sia sorta anche in corrispondenza di una tappa di uno dei cammini medievali per Santiago di Compostela ne evidenzieremo i possibili indizi.  Considereremo i differenti stili costruttivi e i loro rimandi alle maestranze operanti sia in Liguria che in Lombardia, ma non solo. Il ruolo storico di Gavi come snodo di transito fra la pianura e il mare ci porterà ad avvalorare la possibilità che influenze borgognone siano giunte fin qui.

Osserveremo le opere pittoriche conservate all’interno nel loro evolversi stilistico e storico con particolare riguardo al trittico di Gandolfino da Roreto. Un’opera forse meno nota rispetto a quelle più famose di Asti, Quargnento, Savigliano ed Alessandria.

Pomeriggio: Il Forte

L’esistenza di una fortificazione difensiva potrebbe risalire all’epoca bizantina necessaria per arginare le prime invasioni barbariche. Attualmente la struttura del forte si sviluppa su diversi livelli e con numerosi edifici circondati dai possenti bastioni. Nei secoli è stata fortezza, castello marchionale, casa di delegazione, carcere mandamentale, e campo di prigionia sia nella Prima che nella Seconda guerra mondiale. Domina tutta la vallata del Lemme e grazie a questa posizione e alle opere di protezione e rafforzamento succedutesi nei secoli risulta essere una fortezza massiccia ed imponente che non è mai stata realmente espugnata.


Luoghi coinvolti: Duomo di S. Evasio, Museo del Duomo, Biblioteca della Curia di Casale Monferrato

Descrizione: Approfittando della ancor breve presenza del ritratto della Marchesa Anna d’Alençon presso il Museo del Duomo, la visita riservata si soffermerà su alcuni beni architettonici ed artistici contenuti nella cattedrale, nel suo museo e nella Sala Storica della Biblioteca del Palazzo della Curia, ex seminario vescovile.La prima parte della visita ci porterà sui matronei del vestibolo antistante il portale della Chiesa di S. Evasio (XII sec.). Potremo osservare i dettagli decorativi, le figure del bestiario medievale e i frammenti di affreschi coevi. Passeremo poi all’interno della cattedrale dove in alto, davanti al presbiterio, ci accoglierà il Christus Triumphans. Il grande crocefisso (XII sec.) conquistato da Facino Cane agli alessandrini nel 1403 costituisce una sorta di unicum nel suo genere per le particolari caratteristiche artistiche e costruttive. Passando, poi, per il corridoio che conduce al Museo del Duomo ci soffermeremo sui frammenti dei mosaici che costituivano la pavimentazione originaria della Cattedrale, costruita su una preesistente Chiesa intitolata a San Lorenzo edificata da Liutprando, re Longobardo (VIII sec.). Arriveremo, quindi, al Museo del Duomo per apprezzare il ritratto di Anna d’Alençon e conoscere alcuni aspetti dell’intensa vita di questa donna coraggiosa, intelligente e scaltra. Passeremo successivamente nell’edificio dell’ex Seminario Vescovile, attuale sede della Curia, e precisamente nella Sala Storica della Biblioteca. La Sala è un meraviglioso esempio di biblioteca settecentesca.

Luoghi coinvolti: Chiesa di Nostra Signora Assunta e Palazzo Vescovile

Descrizione: Il Trittico della Vergine di Montserrat firmato da “Bartolomeus Rubeus”, al secolo Bartolomé De Cardenas, è da considerarsi a ben vedere la più alta espressione d’arte che la città di Acqui custodisca. Il Trittico si trova nell’Aula del Capitolo ed è accessibile su richiesta e solo in presenza dei volontari della Cattedrale.
La nostra visita si propone di raccontare la storia che ha portato il Trittico ad Acqui all’inizio del XVI secolo quale lascito testamentario del committente, Francesco Della Chiesa. Vedremo quale era la storia di Francesco, il suo ruolo e quello della sua famiglia in Acqui, conosceremo anche l’autore e le caratteristiche peculiari dello stile pittorico di Bartolomé -un precursore in terra spagnola della pittura ad olio. Per chi non conosca la Cattedrale sarà un’occasione anche per scoprirne le bellezze.
Acqui Terme è stata sede episcopale a partire dal V secolo grazie all'operato di San Maggiorino e che, verosimilmente, una prima basilica fu da lui fondata in nome della Vergine Maria.
Nei secoli la struttura romanica si è evoluta in quella che possiamo ammirare ora con una chiara impronta barocca, ma residui della sua originaria semplicità sono ancora visibili.
La visita, infatti, prevede la narrazione della storia del Duomo, della Cripta dove riposano le spoglie di San Guido, che la consacrò nel 1067, e del Chiostro con i reperti marmorei ivi presenti. La visita sarà guidata dai volontari del Duomo e di ViviMonferrato.

Luoghi coinvolti: Silvano d'Orba, Santuario di San Pancrazio

Descrizione:Iniziamo la stagione 2023 con questo evento all'aria aperta.
Il Comune di Silvano d'Orba ha origini molto antiche grazie alla sua posizione strategica di accesso alla pianura sulla confluenza di due fiumi, l'Orba e il Piota. Conserva i resti di un castrum romano, rovine della Roccaforte degli Zucca i primi signori di Silvano (XI sec.), il Castello Botta Adorno (XV sec. attualmente abitato), numerose chiese di notevole interesse storico artistico.

La giornata si suddivide in due visite distinte:
MATTINA:
passeggiata di circa 6 km sulle colline prospicienti l'abitato fino al Santuario di San Pancrazio e ritorno al luogo di partenza . Durante la passeggiata ci si fermerà in punti di interesse storico. naturalistico. Saremo accompagnati dagli amici dell'Ass.ne di cultura locale "Ir Bagiu" che ci parleranno della storia di Silvano e della flora locale in base alle fioriture in corso.
POMERIGGIO:
nell'amena frazione della Pieve in mezzo a orti e vigneti si svolgerà la visita guidata alla chiesa di S. Maria della Neve. L'antica pieve cui facevano riferimento tutti i villaggi della zona. Di impianto romanico ha visto diversi interventi di abbellimento soprattutto nel XVI e XVII secolo. Conserva dei notevoli quadri seicenteschi sulla vita della Madonna. Di fronte alla chiesa, si staglia in tutta la sua mole possente una casatorre medievale.