Montiglio - Meridiane e Chiese Medievali

Un giro affascinante fra castelli, pievi e paesaggi agresti scandito dagli orologi solari

Dall’unione giuridico-amministrativa dei Comuni di Montiglio, Colcavagno e Scandeluzza, nasce nel 1999 il Comune di Montiglio Monferrato. Fatto questo già rilevante in sé poiché deciso dalla popolazione con un referendum locale. Ognuno di questi centri porta in dote delle ricchezze culturali di spiccato valore storico, architettonico e culturale. Infatti, l’intero territorio dei tre municipi è stato terreno di disputa fra il Marchesato del Monferrato e la città di Asti, libero comune fin dal Medioevo (XI secolo).

Cosa vedremo: la visita a Montiglio Monferrato si può dire “articolata” poiché interessa i tre centri principali: Montiglio, Scandeluzza e Rinco. 

Montiglio ha un centro storico molto importante con un Castello (IX secolo e rifacimenti successivi) dove, con un po’ di fortuna, potremo visitare la bellissima Cappella di S. Andrea e i suoi affreschi trecenteschi sulla vita e la passione di Gesù. Visitando il paese potremo ammirare le meridiane di cui è disseminato. Sono per lo più opera di Mario Tebenghi, noto gnomonista montigliese, ma ce ne sono alcune antiche.
Vedremo poi la chiesa cimiteriale di San Lorenzo. Chiesa romanica (XII secolo) anche se la struttura originaria è stata modificata. Conserva però negli elementi architettonici e scultorei tutto il fascino del periodo di fondazione: la bicromia, capitelli e monofore decorati con figure zoomorfe di simbologia celtica e pagana. Si può ancora apprezzare l’originaria struttura a pianta latina tri-absidata anche se successivamente, a causa del crollo della copertura a capanna, sono state introdotte importanti modifiche.
Spostandoci a Scandeluzza, il cui etimo ci riporta alla coltivazione dell’hordeum distichum ovvero la “scandella”, troviamo un’altra chiesa medievale: l’attuale pieve cimiteriale dedicata ai SS. Sebastiano e Fabiano. Questa volta la struttura è rimasta quella originaria e si possono ancora apprezzare degli affreschi dell’abside. La chiesa fu fondata nel 427 come pieve di Caxio, un piccolo villaggio abbandonato nel 1304 per ordine dei marchesi di Montiglio su istanza del Marchese di Monferrato.

Per gli amanti del Moncalvo, al secolo Guglielmo Caccia il Raffaello piemontese, potremo spingere la nostra visita alle chiese di S. Maria del Rosario, sempre a Scandeluzza, e a quella di San Bartolomeo a Rinco.

Durata: circa 3/4 ore. Per una visita più completa possiamo considerare anche l’intera giornata. Possibilità di pranzare al sacco o presso i ristoranti della zona

Cani: non ammessi, comunque chiedere

Contributo per l'associazione: da definirsi

Abbigliamento: comodo


Per informazioni chiama 351-7660812

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