Casaleggio Boiro - Il Castello Guiglia e il suo borgo

Partendo dalla pineta di Mornese con una bellissima passeggiata arriveremo ad un belvedere sulla valle del Boiro e sul Castello

Il castello sorge alle propaggini del Parco delle Capanne di Marcarolo, alle pendici di una bella pineta, isolato su di un poggio. Si tratta di uno degli edifici monferrini più' antichi; alcuni autori lo fanno risalire al X secolo. Gode di una posizione invidiabile, nonché rara tra i castelli della zona: sorge, infatti,  del tutto staccato dall’attuale comune di Casaleggio, totalmente isolato, ad eccezione della piccola chiesa dedicata a San Leone che sembra quasi volerlo proteggere messa così ai suoi piedi.  Poco prima del castello, salendo lungo una strada impervia, si incontra il borgo medievale adagiato nelle vicinanze delle mura e talmente vicino da consentire ai villani, in tempi di escursioni saracene e di soldataglia mercenaria, un rapido riparo al loro interno. Queste caratteristiche fecero si che vi venissero girate alcune scene di una famosa versione televisiva dei " Promessi sposi” diretta da Sandro Bolchi. Da cui il nome de "il Castello dell’Innominato".

In realtà ormai da almeno due secoli il castello appartiene alla famiglia dei conti Guiglia. E' una dimora privata, l'accesso è riservato.

Cosa faremo: L’itinerario prevede una passeggiata a piedi attraverso la bellissima pineta di Mornese. Un sentiero ampio e dolcemente ondulato si snocciola fra i due crinali della collina che sovrasta il Castello. A destra lo sguardo può spaziare toccando i campanili e le torri dei castelli dei villaggi circostanti fino alla pianura, a sinistra perdersi fra le ombrose pieghe dei boschi del Parco delle Capanne di Marcarolo. Lungo il sentiero ascolterete la storia dei villaggi e dei rispettivi castelli. I più acuti di vista potranno scorgere in lontananza il Forte di Gavi con la sua maestosa e rassicurante presenza. Saliremo, con una piccola fatica, il pendio che porta fino alla Big Bench e poi scenderemo al punto estremo della collina boscosa, una sorta di spalto dominante sulla valle del Boiro, e lì ammireremo l'imponenza del Castello Guiglia.
A questo punto chi avrà abbastanza energia nelle gambe potrà proseguire lungo un sentiero impervio attraverso il bosco giù per il crinale e arrivare fino alle spalle del castello. Ne percorreremo, quindi, tutto il perimetro fino alla porta di ingresso, sfiorando i bastioni che lo abbracciano e salendo fino alla corte, come antichi viaggiatori che chiedono riparo per la notte, potremo attingere l'acqua dal pozzo e affacciarci sul bastione merlato che guarda a valle, sperando di non vedere nessun manipolo di briganti.

Se saremo fortunati incontreremo il castellano che ci racconterà degli antichi fasti e delle imprese del suo casato.
Chi per esigenze di tempo o di energia desiderasse tornare alla macchina, potrà raggiungere il gruppo in circa 45' e completare la visita tutti insieme. Lasciamo ai più curiosi passeggiare  in mezzo alle poche case del borgo, ancora in parte abitate. Mentre chi ha fatto tutto il percorso a piedi avrà ancora un'oretta di cammino per tornare al campo base e prendere la macchina.

Ma, vi assicuro, il sentiero che corre a mezza costa nel fitto della pineta permette di fare un tuffo nel passato. Immaginarsi pellegrini sulla via di Santiago o mulattieri con carichi di sale e gualdo o di legna da ardere, diretti a Genova attraverso il passo della Bocchetta.

NOTA BENE: nella pineta ci sono un paio di punti sosta con acqua e tavoli nel caso qualcuno volesse rimanere a pranzare al sacco o semplicemente a godersi lo spettacolo. E chissà, magari , sentire in lontananza l'ululato di qualche famigliola di lupi, presenze ormai stabili delle nostre colline.

Durata: circa 3 ore,  4 per i camminatori.

Cani: ammessi e al guinzaglio anche nella pineta

Contributo per l'associazione: da definirsi

Abbigliamento: Abbigliamento comodo, scarpe da camminata, abbigliamento consono alla stagione

 

In caso di maltempo l’attività sarà annullata

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